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2.19 Impianti di stoccaggio galleggiante
Le strutture galleggianti sono stati utilizzati per depositare il carburante. Vengono costruiti come petroliere a forma scatolare, disposti uno accanto all'altro, formando un diposito ideale, portano il rischio dovuto all'esplosione, lontano dalle aree popolate a terra ferma.
Il Giappone ha due grande impainti galleggiante di stoccaggio per il petrolio. Una si trova in Shirashima (vedi fig. 39), con una capacità di 5,6 milioni chilolitri, mentre l'altra è a Kamigoto (vedi fig. 40), con una capacità di 4,4 milioni chilolitri (Watanabi, 2004).
Fig. 39 La base di Shirashima, impianto di stoccaggio galleggiante.
Fig. 40 La base di Kamigoto, impianto di stoccaggio galleggiante.
Il Sig. John H. Bruns ha inventato nel 1988 utili miglioramenti nel campo delle strutture galleggiante di stoccaggio . L'invenzione si riferisce alle costruzione di strutture a più piani (vedi fig. 41). Le cellule della struttura sono esagonale in sezione, si estendono radialmente verso l'interno. La struttura si dispone di un ascensore piatto posizionato al centro, e si galleggia grazie alle celle galleggianti a tenuta d'aria. L'acqua viene pompata all'interno e fuori, per regolare la posizione verticale della struttura. Un anello galleggiante si estende attorno alla struttura, proprio sotto la linea di galleggiamento (John, 1988).
Fig. 41 La struttura galleggiante di John H. Bruns.
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