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2.23 Aeroporti galleggiante e piatteforme mobile
In 1920, il Sig. Edward Armstrong ha proposto il concetto del seadrome (aerodromo nel mare), come trampolini di lancio per gli aerei che volano attraverso gli oceani. A quel tempo, gli aerei non potevano percorrere lunghe distanze e avevano bisogno di rifornimento. Nel 1943, il US Navy Civil Engineers Corps ha costruito un campo di volo galleggiante (1810 ft x 272 ft) composto da 10.920 corpi galleggiante. Si dispone di una pista di volo e di un parcheggio. Tuttavia, l'entusiasmo per la costruzione di questi aeroporti galleggianti è stato smorzato dal straordinario volo senza scala di Charles Lindbergh da New York a Parigi nel 1927.
In tempi più recenti, è sorto un altro problema. Il costo dei terreni nei grandi città e' aumentato notevolmente, e gli urbanisti prendono in considerazione la possibilità d'utilizzare le acque costiere per gli sviluppi urbani compreso la costruzione d'aeroporti galleggianti. Come il mare e la terra vicino al bordo dell'acqua è generalmente piatta, atterraggi e decolli degli aerei sono più sicuri. Per questo, lo stato di Canada ha un eliporto galleggiante in una piccola baia in Vancouver. Grazie all'idea del galleggiamento l'intenso traffico in questo eliporto diventa piu comodo, e meno rumoroso.
Il Giappone ha fatto dei grandi progressi con la costruzione di un grande aeroporto galleggiante nel mare. L'aeroporto di "Kansai International" a Osaka e' un esempio di un aeroporto costruito in mare, sebbene su un'isola artificiale. La prima pista galleggiante è il modello di prova lunga un km, costruita nella baia di Tokyo, nel 1998 (vedi fig. 48). Questa pista galleggiante è stata premiata nel libro Guinness dei record nel 1999, la più grande isola galleggiante artificiale nel mondo. Gli studi sul modello di prova includono la ricerca di strutture ed attrezzature per l'aeroporto galleggiante, lo sviluppo della tecnologia di simulazione delle funzioni aeroportuali, strumenti per l'atterraggio, prove d'atterraggio e decollo su una pista galleggiante, effetti sull'ambiente e la verifica delle tecnologie di costruzione di un aeroporto galleggiante. Tale struttura galleggiante è un precursore di una pista galleggiante di un 3,6 km, che si aggiunge alle strutture aeroportuali di Haneda (vedi fig. 49) (Watanabi, 2004).
Fig. 48 L'aeroporto galleggiante nella baia di Tokyo, in Giappone.
Fig. 49 La proposta galleggiante, una pista galleggiante per l'aeroporto di Tokyo (Haneda).
L'Ufficio di Ricerca Navale in Stati Uniti, ha condotto dei studi sulla fattibilità tecnica e verifica dei costi di costruzione di una base mobile in mare aperto. La base è semovente, modulare, piattaforma galleggiante che puo essere assemblata in lunghezze dell'ordine di un miglio, per fornire il supporto logistico alle operazioni militari degli Stati Uniti in cui le basi fisse non sono disponibili. Un giorno, forse si vederanno queste enormi basi mobili negli oceani nel prossimo futuro (Taylor 2003).
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