Arch. Mor Temor è uno studio internazionale di architettura, specializzato nella progettazione di opere ad alto valore architettonico in vari campi.
j. Il luogo di lavoro
Quando qualcuno si racconta dove si "vive", si racconta sempre della sua casa o del quartiere. Sembra abbastanza innocuo. Pero' pensate che cosa significa veramente. Perché la gente dei nostri giorni sceglie d'utilizzare la parola "vivere ", che praticamente, si puo applicare per ogni momento della nostra vita, e si applica invece per una parte speciale della nostra vita, quella parte associata con le nostre famiglie e le nostre case. E' evedente. La gente dei nostri giorni crede che sono veramente in vita' quando sono a casa, e ci fanno tale distinzione, scegliendo di mantenere la parola "vivere" solamente per i luoghi in cui non si lavora. Chiunque usa la frase "dove si abita", nel significato comune, si assume che nessuno si "vive" nel luogo di lavoro, senza canzone, senza musica, senza amore e senza cibo, come se fosse la vita' si ferma al lavoro, non si vive, solamente si lavora, e siamo morti senza sentimenti.
Una volta che si nota quanto grave la situazione si ribella. Perché dovremmo accettare un mondo in cui otto ore al giorno siamo "morti", perché non si crea un mondo in cui il lavoro fa parte integrante della nostra vita, di sentirsi vivi, come se fosse a casa con la nostra famiglia e con i nostri amici ?
Se una persona trascorre otto ore al giorno per lavorare in una certa area, perche' la natura del lavoro non e' di carattere sociale. Perche' la posizione del lavoro non viene scelta per assicurarci che si sta vivendo, non solamente per guadagnare soldi. Allora è certamente essenziale che l'area del lavoro sia una comunità, proprio come un quartiere, pero' orientata al ritmo del lavoro, invece che al ritmo della famiglia.
Per ottenere un luogo di lavoro che si funziona come comunità, cinque punti sono fondamentali:
a) Il posto di lavoro non deve essere troppo disperso, né troppo agglomerato.
I luoghi di lavoro devono essere decentrate, pero' non dovrebbero essere così sparsi da aver un solo posto di lavoro è isolato dagli altri. D'altra parte, non dovrebbero essere così agglomerati che un singolo posto di lavoro si perde rispetto alle altri. I luoghi di lavoro devono pertanto essere raggruppati per formarsi comunità fortemente identificabili. Le comunità devono essere abbastanza piccoli in modo che si può conoscersi dalla maggiornza delle persone che si lavorano, almeno di vista, abbastanza grande per poter mantenere servizi per i lavoratori, come ristoranti, locali sportive, negozi, ecc.
b ) La comunità lavorativa deve contenere artigiani, impiegati, venditore, ecc.
Nei nostri giorni, la maggior parte delle persone si lavorano nei settori specializzati: edifici mediche, riparazione auto, pubblicità, magazzinaggio, finanziario, ecc. La separazione porta all'isolamento ed alla separazione fra le persone. Noi crediamo che, per avere un mondo in cui le persone sono socialmente attive, bisogna associare i diversi lavori. Questo difficilmente può avvenire quando le persone che fanno diversi tipi di lavoro sono separati.
c ) Una piazza attorno alla comunità lavorativa per unire i singoli laboratori.
Una strada comune non unisce le singole case, pero' una piazza fa molto di più. Se i luoghi di lavoro sono raggruppati attorno ad una piazza dove le persone possono sedersi, giocare a pallavolo, mangiare, si rafforza la vita' sociale fra gli operai.
d ) La comunità lavorativa deve socializzarsi con la comunità più ampia.
Una comunità lavorativa, malgrado se viene fortemente unita fra i vari membri, non funziona bene in completo isolamento dalla comunità circostante. Inoltre, sia la comunità lavorativa sia la comunità residenziale possono godersi tutti i due le strutture ed i servizi comune presente in vicinanza, come per esempio i ristoranti, i bar, le librerie. Quindi ha senso per la comunità lavorativa di aprirsi alla comunità circostante, con negozi e bar presso la linea di giunzione.
e) Infine , è necessario una piazza a due livelli distinta e separata.
Da una parte, piazza per gioco, tavole da tennis e pallavolo, che ha bisogno di una mezza dozzina di gruppi di lavoratori al massimo. D'altra parte, i ristorante, le lavanderie ed i parrucchiere hanno bisogno circa di 20 o 30 gruppi di lavoratori per funzionare bene. Per questo la comunità lavorativa ha bisogno di due livelli di raggruppamenti .
Quindi: "Costruire o favorire la formazione delle comunità lavorative, ogni comunita' formata da piccoli gruppi, che hanno le proprie piazze, riuniti anttorno ad una piazza più grande con negozi e ristoranti." ( vedi fig. 9) ( Christopher , 1977).
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