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1. Introduzione

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Le prime città nel mondo ci sono sorte tra 4500 e 3500 aC nelle valli del Tigri-Eufrate, nell'area del Nilo e l'Indo. Con l'arrivo della città si segnala un improvviso cambiamento nel linguaggio dell'esistenza umana: con la citta' è nata la scrittura, la specializzazione del lavoro, la tecnologia e la scienza. Attualmente, in tutti i paesi, la città è il luogo principale per organizzarci lo spazio abitabile (Kevin, 1991).

La popolazione del mondo si sta esplodendo. La crescente urbanizzazione è sempre in aumento dal centro verso la periferia. Congestione al centro, le comunicazioni si stano peggiorando fra i diversi parte della citta'. La scienza medica prolunga la durata della vita. Carestie e pestilenze non sono in grado piu di bilanciare la popolazione in eccesso sulla terra. Il rischio della guerra nucleare sempre presente. Per continuare a vivere bene, il modello urbano in cui viviamo richiede dei precisi analisi e riqualifica. Profondi studi dovrebbero promuoversi, ed il concetto metropoli deve essere sottomesso ad un severo esame.

Le popolazione hanno gia' alzato la voce contro l'ingiustizia, la bruttezza e la congestione della città. L'essere umano ha dimostrato perfetta abilità nel costruire strutture giganti. La costruzione del grattacielo è un notevole impresa, toccando il cuore di tutti. Si presume di compensare l'elevato costo del terreno edificabile e quindi ottenere il teorico equilibrio economico. In realtà si paga il prezzo del terreno che sempre in aumento. Ogni abitante della città ormai conosce la conseguenza: l'intollerabile congestione.

L'attrazione della struttura grattacielo è innegabile. Il dramma è stato eloquentemente espresso da Le Corbusier nel 1922 a Parigi. Lo schema utopico di Le Corbusier, e' una città di magnifiche grattacieli a forma di torri circondati da un ampio spazio aperto. La città e' un immenso parco. Sedici piani per ospitare 1.200 persone per ettaro, coprendo solamente il 5% della superficie del terreno nel cuore della città. Il centro di trasporto, la ferrovia e il campo di volo, sono al centro dell'attenzione. Intorno ai grattacieli presente i quartiere d'abitazione, sono edifici di otto piani disposte in file a zig-zag, con ampi spazi aperti, la densità della popolazione e' di 120 persone per acro. La città è stata progettata per una popolazione di 3 milioni.

Le Corbusier sostiene la concentrazione contro la congestione. La città di Le Corbusier si dimostra che concentrando la gente, si preserva le ore giornaliere che si spende durante il viaggio in orizzontale, portando cosi il tempo perso verso la produttivita' e verso il tempo libero (Mario, 1999).

Con la ferrovia, l'autostrada, ed il volo, la città del XX secolo ha avuto nuove dimensione. La ferrovia e la strada e' presente ovunque. La continuità è ininterrotta da ostacoli naturali, grazie ai ponti ed ai tunnel che perforano le montagne. La continuità senza ostacoli è essenziale ed insistente. Naturalmente, la nuova dimensione ha portato ad una nuova scala del costruire della città.

La forma ideale per la città futura non si è ancora emersa. Ovviamente, qualunque sia la strada presa verso la ricerca di una nuova forma urbana , malgrado la tendenza per il decentramento, l'idea generale della città non verra' abbandonata. Il complesso e le funzione verrano rimodellati, raggruppati, riorganizzati, pero' gli elementi costitutivi della città non verrano abbandonati. Il commercio, l'industria, l'istituzioni culturali su cui dipende la nostra società  per  l'arricchimento spirituale e materiale verrano mantenute (Eisner, 1992).


Arch. Mor Temor

Cambiare il mondo, una struttura alla volta ....